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Principi e indicazioni dell’assistenza circolatoria e respiratoria extracorporea in chirurgia toracica()

In origine, l’extracorporeal membrane oxygenation (ECMO) era una tecnica di assistenza respiratoria che utilizzava uno scambiatore gassoso a membrana. Per estensione, l’ECMO è diventata una tecnica respiratoria e cardiopolmonare utilizzata in caso di deficit respiratorio e/o cardiaco nell’attesa del...

Descripción completa

Detalles Bibliográficos
Autores principales: Reeb, J., Olland, A., Renaud, S., Kindo, M., Santelmo, N., Massard, G., Falcoz, P.-E.
Formato: Online Artículo Texto
Lenguaje:English
Publicado: Elsevier Masson SAS. 2017
Materias:
Acceso en línea:https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7164803/
http://dx.doi.org/10.1016/S1636-5577(17)82113-1
Descripción
Sumario:In origine, l’extracorporeal membrane oxygenation (ECMO) era una tecnica di assistenza respiratoria che utilizzava uno scambiatore gassoso a membrana. Per estensione, l’ECMO è diventata una tecnica respiratoria e cardiopolmonare utilizzata in caso di deficit respiratorio e/o cardiaco nell’attesa della restaurazione della funzione deficitaria o di un eventuale trapianto. Il supporto emodinamico può essere parziale o totale. Gli accessi vascolari possono essere periferici o centrali. Questo tipo di assistenza utilizza il concetto di circolazione extracorporea (CEC) sanguigna che in epoca moderna si è estesa con l’utilizzo di polmoni artificiali a membrana. Il circuito di base è semplice e comprende una pompa, un ossigenatore (che permette al sangue di caricarsi di O(2) e di eliminare CO(2)) e delle vie d’accesso (una di drenaggio e una di reinfusione). La sua attuazione è facile, veloce e può essere avviata al letto del malato. Il miglioramento delle attrezzature, una migliore conoscenza delle tecniche e delle indicazioni, e le politiche di salute pubblica hanno reso popolare questa tecnica. Alcuni centri di chirurgia toracica la utilizzano di routine come assistenza alla realizzazione di un intervento terapeutico (soprattutto trapianto) assieme a team di rianimazione per il trattamento della sindrome da distress respiratorio acuto. Nel quadro della malattia polmonare dell’adulto, l’idea principale è quella di sviluppare il concetto di strategia minimalista con l’uso di una CEC adiuvante parziale – più che sostitutiva totale – che permetterebbe il recupero metabolico ad integrum del paziente. Nei prossimi anni, i progressi della tecnologia e dell’ingegneria così come le conoscenze approfondite permetteranno il miglioramento della prognosi dei pazienti colpiti da deficit respiratorio sotto assistenza meccanica.